Il 19 Aprile scorso un passante avvisa le autorità capitoline di aver avvistato un corpo nel fiume Tevere.

I sommozzatori sono entrati nel Tevere, all’altezza dell’Ospedale Santo Spirito, per recuperare il corpo incastrato nei rovi.

Inizialmente le autorità hanno pensato potesse essere il corpo di una donna scomparsa nei primi giorni di Aprile.

Successivamente al riconoscimento avvenuto da Orietta, sorella della donna scomparsa, tramite il tatuaggio sulla spalla raffigurante un cagnolino, è stata accertata la sua identità.

La donna è Luciana Martinelli, insegnante di 27 anni, che si era allontanata da casa la notte tra il 3 ed il 4 Aprile scorso.

Secondo quanto riportato da Il Messaggero l’insegnante era in cura per aver tentato il suicidio 4 anni fa.

Il punto oscuro di questa vicenda è che la sua auto era stata rinvenuta parcheggiata sul lungotevere, chiusa con le chiavi e la borsa all’interno dell’abitacolo, il 9 Aprile scorso.

L’auto si trovava ad un km dal luogo del ritrovamento del corpo.

Luciana Martinelli

Da quanto si apprende i sommozzatori avevano già scandagliato il Tevere nelle date dell’ 8 e dell’11 Aprile senza alcun risultato.

Da una prima analisi del medico legale non sono presenti segni di violenza sul corpo oltre quelli effettuati dal contatto con gli ostacoli trovati nel fiume.

La Procura di Roma ha disposto l’autopsia per accertare le cause del decesso.