Per BPA  (Bloodstain Pattern Analysis) si intende lo studio delle macchie di sangue, delle traiettorie delle gocce di sangue e della morfologia dopo la loro deposizione.

Il BPA, rispetto ad altre tecniche di indagine, ha messo chiaramente in luce un elemento di importanza fondamentale nel delicato compito di ricostruire la criminodinamica dell’evento, permettendo di individuare l’esatta sequenza temporale delle azioni criminali.

Il BPA fonda le sue osservazioni ed analisi su altre fondamentali scienze applicate in campo forense, come la biologia (il sangue è una traccia fatta di componenti di natura biologica), la matematica (per il calcolo dell’angolo di impatto e del punto di origine), la fisica e la chimica (per l’importanza dell’azione delle forze che agiscono sul sangue e per le caratteristiche fisiche e chimiche del sangue stesso).

 Attraverso la sinergia di queste diverse informazioni si riesce a ripristinare le tre dimensioni in cui ha avuto inizio e si è concluso un dato evento criminale. 

Si è in grado, così, di elaborare una ricostruzione verosimile e dettagliata dei fatti.

Una volta stabilito che le tracce trovate siano di sangue umano, data l’identità della persona a cui il sangue appartiene e data l’epoca in cui le macchie sono state lasciate, comincia il lavoro dell’analista BPA.

L’analisi dei pattern può essere effettuata direttamente sulla Scena del Crimine oppure attraverso materiale fotografico delle tracce ematiche, acquisito in maniera approfondita, dettagliata e ad alta definizione.

Al fine di avvalorare quanto elaborato, l’Analista BPA dovrà dimostrare, attraverso delle ricostruzioni e delle prove pratiche, la fondatezza delle sue teorie.

Le prove o dimostrazioni possono essere eseguite fisicamente attraverso la ricostruzione della Scena e l’utilizzo di manichini (snodabili, statici o in silicone) che possano verosimilmente assumere la posizione del corpo umano durante l’evento delittuoso.

Attraverso le indicazioni del Medico Legale il manichino viene colpito negli stessi punti in cui è stata colpita la vittima.

Per ottenere un risultato più fedele alla realtà viene utilizzato sangue sintetico oppure sangue di maiale. 

L’Analista BPA ha a disposizione anche un altro ed innovativo supporto per la ricostruzione dell’evento ed arriva dalle più moderne tecniche di indagine.

Oggi è infatti possibile effettuare una ricostruzione della scena e dell’evento criminale in 3D.

Informazioni che si ottengono attraverso la Bloodstain Pattern Analysis 

Attraverso lo studio e l’analisi dei pattern è possibile comprendere:

  • il punto di origine del versamento di materiale ematico
  • la direzione percorsa da una data goccia di sangue al momento dell’impatto con la superficie
  • l’angolo di impatto con la superficie
  • la probabile distanza della vittima dalla superficie di impatto della goccia di sangue al momento del colpo
  • la natura della forza che ha determinato lo spargimento di sangue e la direzione da cui tale forza è stata applicata
  • la natura e le caratteristiche dell’ oggetto utilizzato per esercitare tale forza
  • il numero (con buona approssimazione) di colpi sferrati durante l’evento criminale
  • la posizione sulla scena del crimine dell’offender, della vittima e di altri oggetti/soggetti
  • interessati dallo spargimento di sangue durante l’evento criminale
  • la sequenza temporale ( timeline ) degli eventi associati ad un dato evento
  • criminale
  • in molti casi, se l’offender ha colpito con la mano destra o con la mano sinistra
  • la tipologia di aggressione
  • se la vittima ha tentato di difendersi
  • se la vittima si è mossa dopo essere stata colpita
  • la durata dell’aggressione
  • se la vittima era ancora in vita quando è stata colpita
  • se l’aggressore è stato ferito a sua volta
  • quali macchie sono da sottoporre ad analisi

Nel 1998 è la volta di un significativo contributo allo sviluppo della BPA (già pubblicato

in forma meno sviluppata nel 1989) firmato da William Eckert e Stuart James dal titolo

“Interpretation of bloodstain evidence at Crime Scenes”.

Il testo rimane ancora oggi di primaria importanza per chi desidera approfondire questa interessante disciplina.

Eckert in particolare ha riassunto la tipologia di indicazioni che possono arrivare agli investigatori dall’applicazione della bloodstain pattern analysis:

  • il tipo d’impatto e la direzione del colpo
  • il numero di colpi inferti alla vittima
  • il tipo di oggetto con cui la vittima è stata colpita e che ha causato i vari bloodstain
  • la posizione della vittima, dell’aggressore e degli oggetti presenti sulla scena al momento dell’aggressione
  • i movimenti della vittima, dell’aggressore e degli oggetti presenti sulla scena
  • eventuali anomalie ( come contraddizioni o incongruenze) a carico delle dichiarazioni testimoniali rese sul caso.

Analista Bloodstain Pattern

Questo tipo di analisi richiede un’approfondita conoscenza delle proprietà fisiche del sangue e del suo comportamento una volta lasciato il corpo della vittima.

In particolare un Bloodstain Pattern Analyst deve conoscere nel dettaglio l’effetto della tensione di superficie, della viscosità, della coesione interna, della dinamica di formazione della goccia, della dinamica dei fluidi, della forza di gravità e deve essere in grado di applicare tale bagaglio conoscitivo al comportamento in volo del sangue.

All’analista viene richiesta anche un’approfondita conoscenza delle azioni fisiche del sangue prima, durante e dopo il contatto con una superficie:

  • oscillazioni
  • rottura
  • elasticità
  • forma geometrica
  • meccanica di configurazione.