Jaffrey Dahmer è passato alla storia per aver commesso 17 brutali e raccapriccianti omicidi tra il 1978 ed il 1991.
Sceglieva delle vittime ad alto profilo per i quali non avrebbe destato molto sospetto la loro scomparsa. Ragazzi giovani e molto giovani, di colore, omosessuali e piccoli criminali a cui prometteva sesso, droga, soldi e divertimento.
La vittima designata che entrava nell’ abitazione di Dahmer subiva uno stordimento attraverso l’ingestione inconsapevole di droghe.
Alcune di venivano usate come cavie per la lobotomizzate attraverso dei fori e l’immissione di acido muriatico nel cranio, ovviamente, mentre erano ancora vivi.
Una volta decedute, le vittime erano soggette ad atti di necrofilia.
Successivamente sui corpi veniva fatto un minuzioso smembramento e depezzamento. Alcune parti venivano smaltite inizialmente rompendo le ossa e seppellendole in giardino, successivamente ha evoluto le tecniche di smaltimento e l’ha sciolte in sostanze chimiche.
Ne conservava il cranio e i genitali in memoria dell’accaduto ed altre parti del corpo come approvvigionamento alimentare.