L’Antropologia Criminale è una pseudoscienza che basa le sue fondamenta sulla combinazioni degli studi sulla specie umana e degli studi sui criminali.
Padre fondatore è Cesare Lombroso per la quale ha pubblicato un trattato sull’ L’uomo delinquente” , in parte ispirato dallo studio della frenologia.
La frenologia, anch’essa una pseudoscienza dell’800, riteneva che la conformazione del cranio rivelasse la personalità e la psiche dell’individuo.
Gli ambienti scientifici dell’epoca furono anche scossi dalle teorie rivoluzionarie dell’Origine della Specie di Darwin e dalle teorie di Magnan e Morel sulla degenerazione mentale.
Secondo Lombroso l’uomo preistorico è un essere selvaggio e il criminale nato è solo il risultato dell’uomo rimasto primitivo che conferma le teorie dell’atavismo.

L’atavismo infatti sostiene che l’individuo non è altro che un insieme di tratti (genetici) che col tempo si sono evoluti. Con il passare del tempo alcuni tratti possono ripresentarsi ed essere riutilizzati. Da qui si collega alla morfologia cranica della frenologia ed alla teoria delle malformazioni fisiche del delinquente per nascita.
Ritornando, così, alle teorie Lombrosiane che spostano lo studio del delitto sull’individuo elaborando la dottrina bio-antropologica attraverso l’osservazione del cranio del criminale (prese come esempio una fossetta nel cranio del brigante Vilella).
Cesare Lombroso presentò nell’ultima edizione de “L’uomo delinquente” cinque principali tipologie di criminali:
- Il delinquente pazzo
- Il delinquente morale
- Il delinquente epilettico
- Il delinquente d’impeto
- Il delinquente occasionale
Cesare Lombroso attraverso l’Antropologia criminale è considerato uno dei padri fondatori della Criminologia.
Contribuirono al progetto di Lombroso e considerati, insieme a lui, fondatori anche Enrico Ferri (giurista con forti interessi sociologici) e Raffaele Garofalo (Magistrato che approfondì gli aspetti giuridici di questo nuovo approccio).
Tutto il loro lavoro era concentrato sullo studio del comportamento criminale come espressione della personalità dell’autore.
Portarono l’Antropologia criminale ad essere una disciplina che si occupava del profilo del reo in base a collegamenti percepiti tra la natura del reato e la personalità o l’aspetto fisico dell’autore
L’antropologia Criminale comprende:
- criminogenesi e criminodinamica
- Indagine sulla personalità
- Giudizio sull’imputabilità
- Classificazione del reo
- Prevenzione e trattamento del criminale
I cui campi applicativi sono:
- studio della personalità del reo
- capacità di delinquere
- classificazione dei criminali
- predisposizione del comportamento criminale
- trattamento del crimine