Chi sono i Serial Killer? Come nascono?  Come pensano? Come agiscono?

Serial Killer è un termine coniato negli USA, da Robert Ressler alla fine degli anni ’70, per identificare un offender a carico di Vittime apparentemente scelte senza una connessione od un qualsiasi collegamento tra loro. Ogni vittima è sconosciuta all’altra e gli omicidi avvengono in tempi diversi ma con uno schema ben preciso deciso dal serial killer. Una peculiarità dei Serial Killer è l’efferatezza dei crimini e l’apparente mancanza di movente.

Differente è, invece, un crimine occasionale dove l’offender si identifica solitamente in un familiare o in una persona vicina alla vittima.

Accanto alla figura dei Serial Killer abbiamo i:

  • Mass Murderer: coloro che commettono un omicidio di massa di un numero che parte da tre a più vittime e che solitamente termina con il proprio suicidio.
  • Spree Killer: coloro che uccidono in massa, più volte ed in luoghi differenti.
  • Family Mass Murderer: coloro che commettono omicidi di massa all’interno della cerchia familiare coinvolgendo chiunque è presente in quel preciso istante.

Un’altra sottile distinzione l’abbiamo, secondo il National Center for the Analysis of  Violent Crime, tra il Serial Killer che pur commettendo azioni omicidiarie apparentemente casuali sceglie le sue vittime con delle peculiarità comuni, ed il pluriomicida che commette azioni delittuose su vittime che hanno caratteristiche comuni e quindi estremamente scelte casualmente.

Secondo uno studio statistico il Serial Killer è generalmente un maschio bianco (90% dei casi). Il suo primo omicidio viene effettuato intorno ai 25 anni. E’ determinante la sfera sessuale. La sua fanciullezza è legata ad episodi di violenza. I genitori sono assenti o violenti. La sua adolescenza è stata all’insegna di episodi violenti nei confronti di animali / piromania. E’ un soggetto con un’intelligenza media.

Ted Bundy durante il processo

I Criminologi hanno elaborato una serie di serie di categorie che identificano i vari assassini seriali in base al loro Modus Operandi:

  • Visionario (uccide per messaggi superiori)
  • Missionario (uccide per personale visione etico-morale)
  • Edonista (uccide per piacere personale)
  • Dominatore (uccide per esercitare potere sulle vittime)
  • Sadico Sessuale (uccide per il piacere delle torture sulle vittime)
  • Sadico Terrorizzatore (uccide per trarre gratificazione dalle torture inflitte alle vittime)

Un’altra distinzione fondamentale tra gli Assassini Seriali, per stilare il suo profilo, è la differenza tra un assassino ORGANIZZATO o DISORGANIZZATO.

ORGANIZZATO: non lascia nulla al caso. Organizza ogni cosa, cura i dettagli, è attento a non lasciare tracce. Cura le proprie azioni anche dal punto di vista simbolico per trasmettere la propria missione.

DISORGANIZZATO: si muove non premeditando le proprie azioni. Utilizzano un’arma improvvisata che frequentemente trovano sulla scena del crimine. Il suo comportamento è la risposta ad un impulso omicida per il quale non prende precauzioni per non lasciare tracce. E’ molto violento e spesso la Vittima può essere soggetta ad avere attenzioni di carattere sessuale, antropofaghe, necroscopiche.

 

PARAFILIE CARATTERIZZANTI UN SERIAL KILLER

  • SADISMO
  • PEDOFILIA
  • FETICISMO
  • ANTROPOFAGIA (cibarsi di carne umana)
  • NECROFILIA
  • COPROFILIA (piacere di mangiare feci della vittima)