Il Disturbo Parafilico è un aspetto che accomuna numerosi Serial Killer.
Nel DSM-IV (Manuale Diagnostico dei Disordini Mentali) è suddiviso in parafilie e disfunzioni sessuali.
Le parafilie, in precedenza identificate sotto il nome di perversioni sessuali, sono caratterizzate dal fatte che l’eccitamento erotico deriva da un oggetto o una situazione che normalmente non darebbe quell’effetto.
E’ possibile riscontrare, in uno stesso soggetto, più parafilie contemporaneamente.
Secondo Richard von Krafft-Ebing, psichiatra e neurologo tedesco della seconda metà dell’800, in un certo momento della vita, un qualsiasi evento si associa casualmente con il piacere sessuale.
Per poter riprovare quel piacere il soggetto deve riproporre quell’evento, creando un legame.
Rievocando quell’evento e il successivo piacere sessuale rafforza l’evento.
Gli assassini seriali sono solitamente frustrati ed attraverso il comportamento perverso ritrovano la gratificazione, anche se per brevi periodi.
Sono spesso soggetti che hanno vissuto precocemente la loro esperienza sessuale ed in maniera sgradevole ed abusante.
Il soggetto è stato abusato a sua volta e si raffronta con la sfera sessuale in maniera aggressiva.
Uno studio effettuato da Russler nel 1988 su 26 Serial Killer ha fatto emergere alcuni elementi in comune tra loro, seppure con parafilie diverse.
Emerse:
- Il piacere sessuale proviene dalla masturbazione in seguito all’atto perverso
- L’atto perverso provoca piacere sessuale a breve termine e per il quale il SK deve procurarsi un’altra vittima da cui ricavarne di nuovo il piacere
- Il SK non prova nessun sentimento verso la vittima ma la vede solo come un oggetto atto a dargli piacere e gratificazione sessuale
Parafilie/perversioni sessuali che determinano gli omicidi seriali
Il Sadismo sessuale
Il Sadismo è la condizione psichica per la quale una persona trae piacere dal dolore, che sia mentale o fisico, inflitto ad un’altra persona. Per i SK meglio se non consenziente.
Il suo gradimento erotico è caratterizzato dal compimento di atti sadici attuati per apportare sofferenza alla vittima.
Secondo Krafft-Ebing il sadismo sessuale può avere varie manifestazioni, in alcune delle quali lo scopo è quello di voler vedere scorrere il sangue.
L’atto sadico è preparato e fantasticato a lungo, fin dalla fanciullezza.
Alcuni atti di sadismo criminale raggiungono l’apice del piacere erotico durante uno stupro, uno strangolamento o in seguito a mutilazioni corporee.
Altre forme di sadismo si rispecchiano nello Zoosadismo, caratterizzato dal ferimento o l’uccisione di animali quale fonte del piacere morboso.
Questo tipo di piacere può essere anche scaturito se non viene effettuato in prima persona ma il soggetto assiste ad un ferimento o ad una uccisione di animali da parte di terzi.
Il Depezzamento consiste nel prelevare dei pezzi o delle parti del corpo della vittima edè un ulteriore comportamento crudele associato a voluttà (piacere intenso, quasi morboso, che si prova nel soddisfare impulsi sessuali).
Il Masochismo è l’esatto opposto del sadismo.
In questo caso il soggetto trae il suo estremo piacere nel subire il dolore.
Per ottenere la gratificazione sessuale è disposto ad assumere atteggiamenti di sottomissione sessuale, un bisogno inconscio di punizione.
Il Sadismo nei Serial Killer
Il sadismo nell’assassino seriale si manifesta sin da bambino con atti di zoosadismo.
Da adulto, dopo aver fantasticato a lungo su quell’evento, sceglie la sua vittima. Solitamente una donna o un bambino ed utilizza diversi mezzi per provocare dolore (es: lame)
Cerca di prolungare il più possibile la tortura perché da quella deriva il suo appagamento sessuale.
Infine la uccide. Il Modus Operandi di come sceglie di portare la fine nella vita della vittima, che sia a mani nude o con altri mezzi come le lame, definisce la tipologia di assassino.
Sono state distinte due tipologie di Serial Killer:
- Impotenti sessuali che uccidono prevalentemente con un coltello. Non riescono a stabilire un rapporto con una donna. Solitamente spaventati anche dal semplice contatto fisico scelgono una lama che simboleggia il loro membro che penetra nella donna. Tendono a colpire il pube, i seni ed il collo come simboli della loro femminilità. Le vittime prescelte sono le prostitute, facili da abbordare e al contempo donne da punire per il sesso sporco che rappresentano
- Stupratori che, al contrario, uccidono a mani nude tramite strangolamento. Mettendo l’odio per le donne in primo piano, il soggetto mostra la sua dominanza tramite lo stupro. Il fattore di eccitazione è nel tenere il collo della vittima nelle mani e decidere quanto stringere. Al fine di prolungare quel piacere sarà lui ad avere la vita della vittima a disposizione, fino ad ucciderla.
Il Feticismo
Il Feticismo consiste nella proiezione erotica verso un oggetto inanimato.
Spesso si parla di oggetto della vittima, un vestiario, un paio di scarpe. Il Serial Killer necessita quindi di un oggetto, chiamato feticcio.
Si parla anche di parzialismo quando lo stimolo sessuale deriva da una parte del corpo della vittima.
Il seno o gli organi genitali spesso vengono asportati dall’assassino per riaffermare il suo predominio. Questi feticci spesso vengono conservati per rivivere l’eccitazione dell’evento delitto.
Forme estreme di perversione
Riconosciute come parafilie estreme sono considerate dagli studiosi come perversioni che possono coesistere in uno stesso individuo.
Il Cannibalismo
Rappresenta l’atto di mangiare i propri simili.
Non è considerato una forma di perversione quando è attuato per la sopravvivenza ( come il caso avvenuto in seguito al disastro aereo delle Ande nel 1971 ).
Il cibarsi di carne umana non è considerata una perversione neanche in quelle tribù che lo effettuano durante riti religiosi o per pratiche magiche.
In questo caso vengono mangiate le carni per acquisirne i valori ed i poteri.
Differente, invece, quando l’ingestione della carne umana deriva dalla voglia di prenderne un feticcio ed ingoiarlo. Tutto allo scopo di confermare il proprio dominio.
Quest’ultimo acquisisce un significato simbolico e raggiunge in modo estremo la gratificazione sadica.
Identificati come Serial Killer Antropofagi, si rispecchiano in persone asciali, quindi solitarie, con personalità disorganizzata.
Vivono di fantasie fino al momento in cui non le mettono in pratica.
Alcuni nomi di cannibali conosciuti sono Albert Fish, Frizt Haarmann e Jeffrey Dhamer.
Il Vampirismo
Parimenti al cannibalismo, il vampirismo non è infrequente nei Serial Killer.
In questo caso a portare il raggiungimento massimo del piacere è succhiare, letteralmente, il sangue dalla vittima ancora in vita.
In Italia l’unico caso riconosciuto è attribuito a Vincenzo Verzeni, il Vampiro della Bergamasca.